Foto: www.confedilizia.it

Molti anni fa, quando militavo e mi agitavo nella Gioventù Liberale degli anni ’50, mi telefonò un certo Sforza Fogliani da Piacenza dove dirigeva un giornale liberale, per invitarmi a tenere una conferenza; ne fui ovviamente lusingato, andai, mi trovai tra giovani motivati e molto attivi in una città dove non era facile fronteggiare le opposte egemonie politiche della sinistra comunista e della Democrazia Cristiana. Ne nacque un rapporto di reciproca stima anche se le nostre strade presero direzioni diverse sempre però riconoscendoci nella cultura liberal-democratica.
Corrado ha svolto nella sua esistenza molti ruoli prestigiosi ben oltre i limiti della sua città (dove è stato presidente della Banca di Piacenza e consigliere comunale) presiedendo tra l’altro per oltre vent’anni Confedilizia, l’associazione nazionale che tutela i diritti e gli interessi dei proprietari di case, convinto assertore della funzione sociale che svolge la proprietà edilizia (soprattutto nelle dimensioni familiari) per la costruzione di un ceto medio di massa.
Ma l’aspetto che più mi interessava della sua personalità, sin da quando lo conobbi, era il fatto che fosse cattolico osservante e non trovasse alcuna contraddizione tra questa dimensione religiosa e una dottrina politica come il liberalismo (di cui era anche un profondo conoscitore) che sulla laicità e sul rifiuto di verità dogmatiche fonda la sua identità. Non a caso il suo principale punto di riferimento era Luigi Einaudi, anch’egli, come è noto, liberale e cattolico.
Con lui scompare un altro grand commis tra i tanti che la cultura liberale ha messo a disposizione della malferma classe dirigente del nostro Paese come Guido Carli, Carlo Azeglio Ciampi e, da ultimo, Mario Draghi, Nel generale discredito che circonda in Italia la politica, gentiluomini corretti ed efficienti come Corrado Sforza Fogliani danno spazio alla speranza di una rigenerazione che, comunque la si definisca, non può che essere sostanzialmente liberale.

Franco Chiarenza
14/12/2022

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.